giovedì, aprile 10, 2008

IL BRIVIDO DERIVATO

“Avete visto REPORT del 14 ottobre 2007? Forse non lo sapevate ma abbiamo anche NOI i DERIVATI”

Tra i 300 Comuni d'Italia clienti di UNICREDIT ci siamo anche noi, Lavello infatti ha derivati per 5.718.578 euro, circa 10 miliardi! (valori al novembre 2003) siamo il cliente n.44122, di seguito i dati da tabella per i più esperti:

Value_DT: 30/06/2002
Trade_DT: 06/06/2002
Maturity_DT: 31/12/2015
Cliente: Comune di Lavello
Notional_E: 5.718.578,00 euri
Mark To Market: 61.560,00 euri
MTM percentuale: 1,08%
Linea prodotto: IRD

MILENA GABANELLI (da Report-RAI): E se è una regione o un comune a perdere 100 volte quello che ha investito, paghiamo noi con l’Ici, allora la faccenda ci riguarda anche se la materia è da mal di testa. Allora i derivati o swap si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne. Sono operazioni che di solito si costruiscono su un debito. Sul debito si pagano gli interessi, che possono aumentare a seconda di come vanno i mercati. E allora la banca di solito ti propone una assicurazione. Prospettata così nessuno dice di no. E infatti li hanno piazzati un po’ a tutti, dalla grande Regione al piccolo Comune di montagna, dal policlinico al salumificio, all’istituto delle suore. Solo che spesso quest’assicurazione invece che tutelarti dai rischi spesso te ne rifila degli altri. E tu non lo capisci, perché sono contratti così complessi che addirittura l’ex ministro delle finanze Siniscalco ha detto: “ Io stesso ho difficoltà a leggerli e a capirli”.

Solo i clienti Unicredit stanno perdendo con i derivati 1 miliardo di euro

Tanto per fare un po’ di storia, il boom dei derivati scoppia nel 2000, quando i tassi cominciano a scendere, e contro la paura, il rischio di un eventuale rialzo le banche propongono saggiamente una tutela assicurativa. Solo che spesso invece di coprirti dal rischio te lo fanno prendere. E loro invece si coprono, si tutelano facendo firmare una dichiarazione con la quale l’imprenditore, , il carrozziere o la suora dichiara: “Sono esperto in finanza strutturata”. Il testo unico della finanza dice che la banca ha il dovere di verificare se il soggetto che firma un contratto è in grado di comprenderlo, ma la norma è così ambigua che quando gli imprenditori strangolati portano i contratti in tribunale, le sentenze danno ragione a volte all’ imprenditore a volte alle banche. E questo fenomeno dei derivati alla politica è noto dal 2004 quando viene fatta un’indagine parlamentare, che però poi è finita nel cassetto. E Il gran ballo va avanti fino a quando ad una Banca non scoppia il petardo in mano. Stiamo parlando di banca Italease quella che regalava le porsche cabrio ai dipendenti che fanno più derivati. Siamo a luglio 2007 e il buco è di 700 milioni di euro.

E siamo agli enti locali. Riassumendo: i derivati non sono né buoni né cattivi, ce n’è per tutti i gusti. Quelli semplici assicurano contro il rischio di rialzo dei tassi, quelli strutturati che in versione speculativa, cioè quella vista fino adesso, trasferiscono il rischio sul cliente ignaro e generano giganteschi e rapidi profitti alle banche. Poi ci sono i derivati che piacciono tanto a province comuni e regioni e li stanno facendo a tutto spiano perché oltre a coprirli dai rischi del rialzo dei tassi, fanno saltar fuori dei soldi subito, e possono spostare il debito in là negli anni, che tradotto significa: “Io faccio debiti, ma a pagare sarà chi viene dopo di me”. Ma quanto pagherà? Non si sa, perché il valore di mercato di questi derivati, in gergo mark to market, cambia tutti i giorni.

Su queste operazioni la Corte dei Conti se ne è accorta e scrive testualmente: “Il fenomeno è preoccupante perché le esposizioni finanziarie possono diventare progressivamente insostenibili”. Inoltre censura lo spostamento del debito sulle gestioni future, “destinate a farsi carico degli effetti negativi loro tramandati, e che saranno difficili da sostenere”.

UN GRAZIE a “quegli Amministratori” che ci hanno messo in CLASSIFICA, ne sentivamo la mancanza, possiamo dire: ANCHE NOI CI SIAMO!

16 commenti:

Il Signore delle Banane ha detto...

Molte volte avevo seguito Report, e altrettante volte avevo sperato che i nostri amministratori fossero stati abbastanza furbi da non farsi fregare dai derivati e invece... Adesso caro Tarzan mi dai questa notizia e lo sconforto per l'incapacità dei "Lorsignori" che ci hanno amministrato fino adesso, diventa sempre più grande.
Speriamo si cambi realmente. Per favore LAVELLESI cambiamo insieme la nostra città !!!

Rodion Romanovic ha detto...

Gli swap sono contratti definiti derivati in quanto il loro valore deriva da un altro contratto. Gli swap comuni (I R S, ovvero Interest Rate Swap) si possono definire come quei contratti mediante i quali due controparti di scambiano flussi d’interesse sulla base di un capitale nozionale. E qui le definizioni. Ora famo che se capimo, direbbero a Roma.
Io ho contratto un debito a tasso fisso per 30 anni per 100. Ad un certo punto mi chiama una banca e mi fa: “ Vorresti cambiare il tuo tasso fisso con un tasso variabile?”. Io rispondo di si. Allora il banchiere dice, io di pagherò il tasso variabile sui 100 ( nozionale) e tu mi versi gli interessi fissi sui 100 (nozionale). Sino a qui nulla da eccepire. Nel senso che se i tassi si abbassassero io farei un affare in caso contrario sarei in perdita.
PRIMA DOMANDA. Come può il dipendente comunale o chi per esso, scommettere sulla discesa e sulla salita dei tassi d’interesse? Sulla base si cosa decide. Interrogato il morto non rispose.
Allora mi chiederete come mai l’ente fa questo tipo di contratto, cosa guadagna. Ora se divertimo.
Di solito la banca assieme alla stipulazione versa una somma liquida ( upfront). Il più delle volte non è una somma liquida, in realtà per i primi anni i tassi fissi sono più bassi di quelli elevati quindi l’ente incassa (il variabile) di più rispetto a quanto paga (il fisso), con evidenti benefici sulle casse dell’ente. Poi? Poi i tassi variabile salgono e si scopre che se i tassi variabili superano una certa soglia ( oppure scendono al di sotto) l’ente pagherà gli interessi non più sui 100 nozionali ma su un importo multiplo di 100 ad esempio ( 5 volte 100). Per essere completo assieme agli Swap l’ente ha venduto opzioni cap e floor per le quali ha avuto beneficio in termini di cassa ( per i tassi fissi più bassi rispetto ai variabili). Dunque c’è un beneficio immediato, ma un rischio enorme successivamente ( sulle amministrazioni future). Questo è un esempio, la creatività non ha limite.
Il prezzo del derivato strutturato e difficile da determinare. Nel caso in questione si possono individuare tre contratti, lo swap assieme alle due opzioni cap e floor, ciascuno dei quali deve essere prezzato. Chi ha stipulato tali contratto tiene conto dei benefici nell’immediato e non degli effetti futuri. Per il comune di Lavello grosso modo dovrebbe essere così, o perlomeno utilizzare questa logica. Alla faccia della trasparenza. I derivati sono un beneficio per gli enti. Ci sono alcuni problemi: bisogna capirli e bisogna coprirsi dai rischi, non assumerne nuovi. Per info sui derivati, scrivete alla Romanovic Advisor s.p.a. oppure all’indirizzo che già conoscete.


Dalla Siberia Vostro
Rodion Romanovic

valhalla ha detto...

ancora una volta dobbiamo ringraziare la sinistra e in particolare la giunta Botta.

trinity ha detto...

Poveri noi!

Paso ha detto...

si ma... swap, derivati, irs... vogliamo spiegare "alla f'mmnel" in parole povere cosa è sto bel popo di roba?
Non ci capisco un cazzo...
e come me gli "ignoranti" (nel senso che ignora, non conosce) che continuano a non rendersi conto di ciò che fa con il voto...
Grazie

P.S.: "alla f'mmnel" senza nulla togliere alle Femmine :)

Anonimo ha detto...

swap sweps tonica?
A Rodion! parla come magni!

nun c'ho capito n'acca!
un plauso a Trinity per il commento anche se secondo me anch'essa non ha capito bene quello che ha esposto Rodion.....

PS: non me ne voglia il Siberiano (tra l'altro mio amico)

Rodion Romanovic ha detto...

Caro amico anonimo,

mi rincresce il fatto che tu non abbia capito. D'altronde non ci capisce niente anche chi opera con i derivati, pseudo banchieri della periferia mediterranea. Io offro free la mia consulenza che altrove verrebbe valutata differentemente. Ci vuole un pizzico di volontà non sono cose poi così tanto complesse. Poi la sostanza e che "Chi ha stipulato tali contratti tiene conto dei benefici nell’immediato e non degli effetti futuri". Le basta questo, ma se volesse approfondire mi contatti. Che la pace sia con Te fratello.


Dalla Siberia Vostro
Rodion Romanovic

trinity ha detto...

Bhe! Che dire! Di sicuro i concetti meritano attenzione...ma leggendo bene si capisce cosa intende Romanovic! Brutta bestia le banche! Strozzini autorizzati! Per esempio, pensate che i tassi applicati sui vostri capitali siano in realtà quelli indicati sui contratti?! Conosco un pò di matematica finanziaria...e vi garantisco che giocando un pò con i numeri...i tassi di interesse reali sono di gran lunga differenti da quelli dichiarati.

Paso ha detto...

Continuo a non capire

ho cercato di capire qualcosa, ma l'economia non m'è mai piaciuta..almeno quella Fattizza...sono fermo all'economia spicciola "ho 1000 euro al mese e devono bastarmi per un mese" ...cosa che diventa sempre più difficile.

Leggendo qua e la http://www.adusbef.veneto.it/contratti-derivati-swap.htm


Diavolerie finanziarie senza tutela per il risparmiatore non "qualificato"

Recentemente stanno giungendo all'ADUSBEF molteplici segnalazioni in riferimento a contratti su strumenti derivati denominati Swap su tassi di interesse (IRS Swap), che taluni istituti di credito propongono alle aziende allo scopo della presunta copertura degli interessi passivi su fidi e finanziamenti di cassa.

Tale tipologia di investimento rientra in una categoria altamente speculativa, tant'è che le banche interessate sottopongono di frequente al legale rappresentante della società la richiesta di sottoscrizione di una dichiarazione quale la specifica di "operatore qualificato". Ai sensi dell'art. 31 del Regolamento Consob n. 11522/1998 infatti, i soggetti che si autodichiarano "operatori qualificati", confermano di possedere una comprovata ed elevata esperienza in materia di investimento, esonerando implicitamente la banca dall'assolvimento di essenziali obblighi informativi a tutela dei risparmiatori comuni.

La maggior parte dei casi di cui ci è giunta notizia è caratterizzata dalla sottoscrizione dei contratti nel periodo tra il 2000 ed il 2001, prima del tendenziale calo dei tassi di interesse dovuto alla congiuntura economica negativa: tale circostanza implica che lo strumento derivato, a seguito di un astruso e complesso meccanismo finanziario, anzichè difendere il sottoscrittore da un rialzo dei tassi di interesse, è divenuto invece un onere aggiuntivo ed aggravante delle competenze corrisposte trimestralmente dalle società alle banche.

In molteplici casi si sta procedendo ad azione legale nei confronti degli istituti bancari allo scopo di richiedere la nullità dei contratti, sottoscritti nella maggior parte dei casi in circostanze macroeconomiche potenzialmente sfavorevoli ai soggetti investitori, nonchè sulla base di consensi di fatto non consapevoli in rapporto alla natura ed implicazioni degli investimenti stessi.



ora più qua che la leggo

Value_DT: 30/06/2002
Trade_DT: 06/06/2002
Maturity_DT: 31/12/2015
Cliente: Comune di Lavello
Notional_E: 5.718.578,00 euri
Mark To Market: 61.560,00 euri
MTM percentuale: 1,08%
Linea prodotto: IRD

forse capisco che in data 06/06/2002 con valuta 30/06/2002 sono stati "negoziati" (si dice così?) quanti soldi? 5 milioni o 61 mila euro? dal Comune di Lavello (Cliente)

ora vorrei capire questi soldi sono stati "investiti"? spesi? cosa? vi prego spiegatemi...
Qual'è il "vantaggio" per il cliente (Comune di Lavello)?

Vostro analfabeta Paso.

Grazie Silvio!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

ciao Trinity,
ritiro il mio (errato) commento sul tuo conto.....(scusa la mia leggerezza)
....il problema è che sono distratta di natura e non riuscirei a leggere con attenzione le cose che scrive il mio caro amico Rodion....scrive così complicato che ogni volta che mi sforzo a leggere qualcosa di suo mi viene un cerchio alla testa!

PS:Rodion perdonami ma sai come la penso su di te.

trinity ha detto...

Figurati! No problem!

Rodion Romanovic ha detto...

Caro Paso,
il nozionale è ( nel mio esempio era pari a 100) 5 milioni e rotti. In sostanza non si scambia 5 milioni ne tanto meno si negoziano. 5 milioni è figurativo, è la base di calcolo su cui vengono scambiati i flussi di tassi. Mi spiego su 5 milioni e rotti il comune di lavello paga a Unicredit un tasso variabile (fisso) e in cambio riceve il fisso (variabile). I 61 mila euro è un valore-puttanata perchè dovrebbe essere il valore del contratto per la banca ( anche se le definizioni possono variare di banca in banca).
Il vantaggio per il cliente non può esserci, perchè la finalità del cliente ( il comune di Lavello) non era il trading ( guadagnare con i soldi del comune) ma l'hedging (la copertura del rischio di rialzo dei tassi).Questo significa che il comune non deve guadagnarci, deve spendere i soldi per "coprirsi" da un eventuale maggiore perdita; come l'assicurazione per l'auto, non puoi guadagnare ma ti tuteli contro eventuali maggiori perdite. Mi perdoni per i termini ma non sono stato io ad inventarli, sono "in uso nel gergo finanziario".
Le azioni legali nei confronti delle banche ci sono, ed hanno notevole successo quando sono iniziate dai “consumatori” ( come per Parmalat, la stessa Unicredit è stata condannata a risarcire una coppia di anziani signori, in quanto la banca non ha verificato correttamente il profilo di rischio del cliente ed non ha informato adeguatamente il cliente). In questo caso si parla di “Bond”, per nulla parenti di James nel linguaggio in uso sono denominate, per dirla alla perito commerciale, obbligazioni. Qualcosa di meno complesso dei IRD (Interest Rate Derivaties, nel mio esempio ho parlato di IRS classificabili anche come IRD per la presenza di Cap e Floor) dove il comune di Lavello avrà barrato un casella nella quale dichiarava di conoscere la materia e il rischio al quale andava incontro e non ci sarà nullità che tenga, neanche dal più comunista dei giudici. In questo caso la banca non è che ti frega, semplicemente conclude un contratto con presuntuoso che pensa di guadagnarci. Come quando si vende auto: può prendere un bidone o fare un affare, dipende dalle tua abilità e da quelle del tuo rivenditore.
Mi rendo conto di non essere esaustivo, questa non è una materia complessa e non coinvolge nemmeno l’economia ( che di per se è ancora più semplice), ci vuol un po’ di tempo per spiegare e farsi capire. Insomma, credo che in nessuna facoltà di economia si arrivi ad un livello di analisi derivati così alto, e stiamo parlando di gente ( si presume) che ha studiato (economia dei depliant e dei surrogati informativi) qualche anno. Chi abbia concluso il contratto per il comune di Lavello avrebbe dovuto conoscere la materia. Di solito il contratto viene concluso da una persone terza (consulente) che in cambio riceve una commissione sul nozionale. Punto.


Dalla Siberia Vostro
Rodion Romanovic

P.S.: perdonatemi per l’infausta battuta sull’ economia dei depliant e dei surrogati informativi. Mi è scappata. Chiedo venia.

Rodion Romanovic ha detto...

Sia chiaro, Tarzan, se vince esigo un posto come assessore ai derivati. Questo si chiama voto di scambio.

Paso ha detto...

ok in parole povere.. (molto povere) se ho ben capito...

il comune paga (non so quanto) per "assicurare" la variazione del tasso di interessi...

il comune paga (non so quanto) per "assicurare" una commissione al consulente...

concludendo... il comune paga... però ha il culo parato(?da dimostrarsi?) in caso di rialzo dei tassi... punto.

Rodion Romanovic ha detto...

non ha il culo parato se è come penso, in assenza di documentazione le miei sono ipotesi. Secondo me se i tassi aumentano di molto il culo si scopre, o meglio dovrebbe essere già scoperto, nel senso che lo scotto lo avremmo già dovuto pagare e lo pagheremo. Se potessi avere accesso alla documentazione relativa scoprirei l'inghippo.

Anonimo ha detto...

Carissimi abitanti della Repubblica delle Banane,il derivato indigesto attualmente sta facendo il suo corso illegale.
Ho visto anche io la puntata di report,scorrendo l'elenco degli enti locali alla lettera L c'eravamo anche noi.
Bene paghiamo!O forse la lista che è stata trionfatrice ci porterà alla luce del sole dell'avvenire?
Da come hanno festeggiato penso di si,ma fra poco ci sarà ben poco da festeggiare