In Val D'Agri si estrae l'80% della produzione italiana. Nei 47 pozzi 500 milioni di barili
Quel petrolio che non porta ricchezza
La Basilicata e l'«oro nero»: aumenta l'inquinamento, ma non i benefici. Pochi i lucani assunti nel comparto
da www.corriere.it
Interrogativi sul giacimento di Monte Rosso
Il numero dei barili? Un mistero
Sulla questione indaga anche il pm Woodcock. Gli interessi di coop rosse e finanziarie straniere
da www.corriere.it
lunedì, settembre 22, 2008
sabato, settembre 20, 2008
RU
REGOLAMENTO URBANISTICO
che aveit deceis?
UN PAESE FERMO, IMPRESE FERME, CITTADINI FERMI, TECNICI FERMI
e IO pago!
UN PAESE FERMO, IMPRESE FERME, CITTADINI FERMI, TECNICI FERMI
e IO pago!
lunedì, settembre 08, 2008
Fermate l'assessore Gisondi!
Dall'ultimo Consiglio Comunale risulta che i lavori della villa subiranno una "piccola" variante per aggiustare la viabilità a ridosso di Via Roma, così da consentire una più agevole immissione delle macchine in corsa sul "corso" e per osservare meglio lo struscio quotidiano. Costo della variante circa 30.000 euro (variabili), in compenso l'impianto di illuminazione della villa non sarà completato per mancanza di fondi (50.000 euro). Personalmente finirei l'impianto di illuminazione e soprattutto non ruberei altro spazio alla villa a favore della "viabilità". Già oggi infatti, la villa, come da progetto, ha subito il taglio di molti alberi a fronte della creazione di qualche aiuola, gli ambientalisti non si sono espressi sul tema! Mi immagino il risultato finale, un bel teatrino di teste di legno alla guida delle loro automobili che non vanno da nessuna parte, solo in nome della MOBILITA' in automobile ad ogni COSTO. Assessore, la prego, a Lavello serve ARIA, possibilmente PULITA, basta con strade e parcheggi, che non sono sintomo di crescita economica e civiltà, ma che occupano lo SPAZIO COMUNE per la gente, inquinando. Capisco che oggi un consumatore tipo che spende l'80% del suo stipendio per l'automobile si sente in DIRITTO di usarla anche quando va al cesso, ma LEI dovrebbe contrastare certe tendenze, non agevolarle. Se proprio vuole una variante, allora allarghi la villa, crei una vera isola pedonale collegata con il verde pubblico, ma soprattutto PIANTI ALBERI, che i nostri polmoni ne hanno bisogno. Alla fine la gente sarà costretta ad andare a piedi, risparmierà benzina e manutenzione, e quei soldi li userà per andare al cinema, a teatro, per comprare libri, dischi, per pagarsi la palestra, la piscina che non c'è (ma quando si farà?), la scuola di musica. Assessore faccia qualcosa di intelligente, controtendenza, che guarda al futuro... che non siano strade e parcheggi! Allora forse in futuro qualcuno incontrerà qualcun'altro, parlerà, si confronterà, capirà, si occuperà di politica e lei sarà finalmente libero di dedicarsi ad altro, avendo trovato dei degni sostituti... ma se questi continuano a girare in macchina, da soli, sulle sue belle strade nuove, allora parleranno solo con se stessi e lei sarà assessore fino a 100 anni, che fatica!
sabato, settembre 06, 2008
La vita di San Precario
PRECARIO SANTO da Preco, instabile; malfermo; senza equilibrio, XXI secolo D.C. Nelle leggende, santo patrono di sfrattati, poveri, sottooccupati, sfruttati, ricattati, Co.Co.Co, assunti non in regola e dipendenti a termine. Invocato contro liberismo, caporalato, infortunio senza copertura, cooperative e mobbing. Si festeggia il 29 febbraio.La leggenda di Precario è raccontata nella "Leggenda Aurea", una raccolta di vite di santi scritta nel XXII secolo da Jacopo da Varaggine. Precario era figlio di una famiglia borghese Brianzola e studiò "Finanza creativa" nelle migliori università del nord Italia . All’età di 25 anni decise, in contrasto con la famiglia , di vedere il mondo e di cercarsi lavoro in modo indipendente. Nonostante il padre godesse di ottimi appoggi fra cui l’iscrizione alla "P2" e il "Gladio d’oro" infatti, Precario era molto inquieto perché "Non capiva". Proprio durante queste sue riflessioni venne a sapere che un tale di Arcore di nome Silvidoro, già in odore di santità aveva ricevuto, pare per intervento divino, i fondi per creare dal nulla tre televisioni. Precario allora si recò in visita al villaggio del profeta dove esso stava fondando un nuovo stile di vita basato sul doppiopetto e sermoni incomprensibili. Costui lo invitò ad una cena di finanziamento e, dopo una minerale gasatissima, gli disse una delle sue famose centurie "E’ facile dire di avere le unghie pulite quando ci si lava i capelli tutti i giorni" . Precario usci dal luogo di pellegrinaggio con 4000 monte d’oro in meno ( la leggenda dice che tanto valesse il banchetto di finanziamento) pieno di speranze pronto per fondare un Club. Ma, sulla via del ritorno, incontrò un gruppetto di manifestanti che stava protestando per la chiusura della fattoria dove lavoravano. Essi gli dissero che il villaggio sarebbe stato abbandonato e che donne bambini avrebbero dovuto emigrare perché in zona c’erano solo lavori temporanei i quali non garantivano una vita dignitosa. Aggiunsero inoltre che da quando un certo Venerabile Treu aveva, anni prima, fatto nuove leggi, le cose andavano sempre peggio. Precario guardò la folla e pronunciò la sua famosa frase: " Cazzate, mi hanno detto che è solo propaganda filo comunista". Quindi promise che sarebbe tornato al villaggio due anni dopo con un contratto di lavoro e molte monete d’oro. Il tutto, naturalmente, senza avvalersi della famiglia e delle sue potenti conoscenze. Si vestì quindi di sacco e si mise a cercare lavoro. Trovò per prima cosa un impiego in una locanda fast food dove, dopo essersi prostrato per un anno, alla sua richiesta di contratto a tempo indeterminato gli risposero "Bella battuta!". Quindi lavorò in un ipermercato per i successivi cinque mesi dove faceva orari infami per uno stipendio da fame. Vista l’impossibilità di trovare un lavoro decente, decise allora di spiegare agli stolti manifestanti che, nonostante un lavoro precario, si poteva condurre una vita agiata e piene di soddisfazioni.Progettò di comprare casa e di arredarla ma, già alla prima agenzia immobiliare, gli dissero "No lavoro stabile, no contratto. Lo stesso accadde per i mobili, ma stavolta la riposta fu più dirompente " No lavoro fisso. No finanziamento per Tv color". Precario allora si arrese e, tornato al villaggio, fece la sua pubblica ammenda. Da allora il Santo girovagò per il mondo e si prodigò per gli oppressi e i precari. La sua fama crebbe e molti miracoli furono a lui attribuiti. Il più famoso è sicuramente quello dei prolungamento all’infinito del contratto di un giovane di Barletta e della concessione di infortunio ad una ragazza di Padova, dopo che questa si era ferita durante il lavoro in una cooperativa del nord est.
Nell’arte religiosa moderna San Precario è spesso raffigurato con divise di supermercati o di fast food. Il suo attributo caratteristico e il contratto di lavoro che tiene in mano. Marinnoni ha rappresento il santo sulle vetrate della chiesa di San Paganino, mentre cambia lavoro 7 volte in una giornata. Peyon invece, in un’enorme tela custodita alla fondazione Mappini, lo mostra mentre gli vengono negati, causa mancanza di un lavoro fisso, sia un mutuo che l’acquisto a rate di un televisore. Uber di Tanze Plazze, lo ritrae in alcune fasi della sua vita, per esempio, mentre frigge patatine nel fast food di un centro commerciale.
da www.sanprecario.info
PRECARIO SANTO da Preco, instabile; malfermo; senza equilibrio, XXI secolo D.C. Nelle leggende, santo patrono di sfrattati, poveri, sottooccupati, sfruttati, ricattati, Co.Co.Co, assunti non in regola e dipendenti a termine. Invocato contro liberismo, caporalato, infortunio senza copertura, cooperative e mobbing. Si festeggia il 29 febbraio.La leggenda di Precario è raccontata nella "Leggenda Aurea", una raccolta di vite di santi scritta nel XXII secolo da Jacopo da Varaggine. Precario era figlio di una famiglia borghese Brianzola e studiò "Finanza creativa" nelle migliori università del nord Italia . All’età di 25 anni decise, in contrasto con la famiglia , di vedere il mondo e di cercarsi lavoro in modo indipendente. Nonostante il padre godesse di ottimi appoggi fra cui l’iscrizione alla "P2" e il "Gladio d’oro" infatti, Precario era molto inquieto perché "Non capiva". Proprio durante queste sue riflessioni venne a sapere che un tale di Arcore di nome Silvidoro, già in odore di santità aveva ricevuto, pare per intervento divino, i fondi per creare dal nulla tre televisioni. Precario allora si recò in visita al villaggio del profeta dove esso stava fondando un nuovo stile di vita basato sul doppiopetto e sermoni incomprensibili. Costui lo invitò ad una cena di finanziamento e, dopo una minerale gasatissima, gli disse una delle sue famose centurie "E’ facile dire di avere le unghie pulite quando ci si lava i capelli tutti i giorni" . Precario usci dal luogo di pellegrinaggio con 4000 monte d’oro in meno ( la leggenda dice che tanto valesse il banchetto di finanziamento) pieno di speranze pronto per fondare un Club. Ma, sulla via del ritorno, incontrò un gruppetto di manifestanti che stava protestando per la chiusura della fattoria dove lavoravano. Essi gli dissero che il villaggio sarebbe stato abbandonato e che donne bambini avrebbero dovuto emigrare perché in zona c’erano solo lavori temporanei i quali non garantivano una vita dignitosa. Aggiunsero inoltre che da quando un certo Venerabile Treu aveva, anni prima, fatto nuove leggi, le cose andavano sempre peggio. Precario guardò la folla e pronunciò la sua famosa frase: " Cazzate, mi hanno detto che è solo propaganda filo comunista". Quindi promise che sarebbe tornato al villaggio due anni dopo con un contratto di lavoro e molte monete d’oro. Il tutto, naturalmente, senza avvalersi della famiglia e delle sue potenti conoscenze. Si vestì quindi di sacco e si mise a cercare lavoro. Trovò per prima cosa un impiego in una locanda fast food dove, dopo essersi prostrato per un anno, alla sua richiesta di contratto a tempo indeterminato gli risposero "Bella battuta!". Quindi lavorò in un ipermercato per i successivi cinque mesi dove faceva orari infami per uno stipendio da fame. Vista l’impossibilità di trovare un lavoro decente, decise allora di spiegare agli stolti manifestanti che, nonostante un lavoro precario, si poteva condurre una vita agiata e piene di soddisfazioni.Progettò di comprare casa e di arredarla ma, già alla prima agenzia immobiliare, gli dissero "No lavoro stabile, no contratto. Lo stesso accadde per i mobili, ma stavolta la riposta fu più dirompente " No lavoro fisso. No finanziamento per Tv color". Precario allora si arrese e, tornato al villaggio, fece la sua pubblica ammenda. Da allora il Santo girovagò per il mondo e si prodigò per gli oppressi e i precari. La sua fama crebbe e molti miracoli furono a lui attribuiti. Il più famoso è sicuramente quello dei prolungamento all’infinito del contratto di un giovane di Barletta e della concessione di infortunio ad una ragazza di Padova, dopo che questa si era ferita durante il lavoro in una cooperativa del nord est.
Nell’arte religiosa moderna San Precario è spesso raffigurato con divise di supermercati o di fast food. Il suo attributo caratteristico e il contratto di lavoro che tiene in mano. Marinnoni ha rappresento il santo sulle vetrate della chiesa di San Paganino, mentre cambia lavoro 7 volte in una giornata. Peyon invece, in un’enorme tela custodita alla fondazione Mappini, lo mostra mentre gli vengono negati, causa mancanza di un lavoro fisso, sia un mutuo che l’acquisto a rate di un televisore. Uber di Tanze Plazze, lo ritrae in alcune fasi della sua vita, per esempio, mentre frigge patatine nel fast food di un centro commerciale.
da www.sanprecario.info
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